06 febbraio 2007

6 FEBBRAIO

ULTRAS GRANATA negli anni'70

6 FEBBRAIO
VITA DA ULTRA’:
Allora Amiche e Amici visitatori dei Mods di piazza statuto che suonano, oggi il diario è dedicato alle opinioni riguardanti il futuro del calcio italiano dopo il tragico avvenimento di Catania.
Io non mi esprimo ancora, io ascolto tanto, ovunque: radio, TV, giornali, gente nei bar e sul tram. E annichilisco.. il potere dei media è massacrante! Una cosa non mi è proprio chiara: perché non si è fermato il calcio per rispetto della morte del dirigente della sammartinese (che non stava certo svolgendo mansioni annoverabili nella sua professione)?- Ipotesi 1: la squadra della quale era dirigente era di una categoria troppo bassa, chissenefrega..
-ipotesi 2 non erano scontri con forze dell’ordine
-ipotesi 3 non erano scontri dove c’erano tifosi ultrà
Chissà quale potrebbe essere la giusta risposta.
Intanto incollo quanto scrive Antonio di Novara, una testimonianza di 14 anni fa’:
"BERGAMO 10 GENNAIO 1993 : NEL DOPO-PARTITA DI ATALANTA - ROMA, A CAUSA DELLE FURENTI CARICHE DELLA CELERE, MUORE COLPITO DA INFARTO, UN INVALIDO QUARANTENNE DI NEMBRO (BG), CELESTINO COLOMBI.GLI ULTRAS ATALANTINI, CHE SOSTAVANO COME LORO SOLITO, DOPO LA GARA DELLA DEA AL BAR FUORI DAL COMUNALE, FURONO CARICATI INGIUSTAMENTE E SENZA ALCUN MOTIVO (VISTO E CONSIDERATO CHE I ROMANISTI ERANO GIA' ANDATI VIA DA UN PEZZO!). CELESTINO, GIA' PROVATO FISICAMENTE, SPAVENTATO DALL'ARRIVO DELLA CELERE, CADE A TERRA E MUORE.A SEGUITO DI CIO', COSI' COME PER STEFANO FURLAN A TRIESTE E LA PIU' RECENTE VICENDA DI PAOLO IN VERONA - BRESCIA DELLO SCORSO SETTEMBRE, NESSUNO HA PAGATO. LA DOMENICA SEGUENTE LA MORTE DEL POVERO CELESTINO COLOMBI IN QUASI TUTTI GLI STADI D'ITALIA VENNE ESPOSTO LO STRISCIONE 10-01-93 : LA MORTE E' UGUALE PER TUTTI! ACCOMPAGNATO DA UN COMUNICATO CHE RIPORTIAMO FEDELMENTE :10-01-1993 : LA MORTE E' UGUALE PER TUTTI !COME PER FURLAN, E COME IN TANTI ALTRI EPISODI DELLA VITA QUOTIDIANA, LE SOLITE MANIERE DURE DA PARTE DELLE FORZE DELL'ORDINE NON FANNO NOTIZIA, NESSUNO NE PARLA, NESSUNO PAGHERA'.FORSE SOLO LA COSCIENZA (SE CE L' HANNO) POTRA' RIMORDERE A "CHI DI DOVERE". DOMENICA SCORSA, INFATTI, A BERGAMO E' AVVENUTO UN EPISODIO GRAVISSIMO PER UN ECCESSO DI ZELO (??); SE LA SONO CAVATA A BUON MERCATO, CON UN COMUNICATO CHE CLASSIFICAVA UN PASSANTE COME UN TOSSICODIPENDENTE NOTO ALLA QUESTURA.IL CALCIO INDUSTRIA NON PUO' MORIRE; TROPPE PERSONE "IMPORTANTI" SIEDONO AL SUO BANCHETTO, BISOGNA DIFENDERLO DAI "TEPPISTI" .....PER QUESTO SI MOBILITANO ESERCITI CHE OGNI DOMENICA ABUSANO SENZA ORMAI PIU' CONTROLLO.MA SE IL MORTO L'AVESSERO FATTO I TIFOSI ?"
Tra l’altro, mi permetto di aggiungere che in una fantomatica lista di "morti da stadio" apparsa sui canali mediaset, il sig.Colombi non era neanche nominato..

Poi la riflessione dell’amico Giuseppe di Milano:"E' vero oSKAr dal tuo diario molti di noi ci
aspettavamo le tue parole sui fatti di catania.
Io me le aspettavo perchè su questo argomento le
tue parole sono solitamente lucide e prive di
ipocrisie. E poi dell'argomento sei anche un
"esperto" in quanto Ultras vero. Io non lo sono e
quindi non voglio aggiungere le mie inutili
parole a quelle che si sono fastidiosamente
sentite in questi giorni. Mi permetto solo di
fare alcune considerazioni. Sono contrario al
blocco dei Campionati, perche' sono appassionato
di calcio, sono un tesserato dell'inter e perche'
(forse aggravante...) guardo il calcio solo allo
stadio e non in TV. Quello che vogliono fare oggi
e' proprio questo: trasferire il calcio dallo
stadio alla tv! In italia le statistiche dicono
che muoiono 4 persone al giorno sul lavoro. Non
voglio banalizzare, ma la morte dell'ispettore e'
stata proprio una di queste. Una maledettissima e
ingiusta morte sul lavoro come quella di altre 3
persone (sempre secondo le statistiche) che
venerdi' sono morte e di cui non si sa nulla e
che a nessuno importa. E' mai possibile che in
questo paese ci si accorge che qualcosa non
funziona solo quando muore un poliziotto o un
carabiniere? Quindi silenzio e rispetto per il
lutto dei familiari, nessuno si azzardi a
commentare la morte di una persona che nessuno
conosceva (se non familiari e colleghi)
altrimenti si banalizza sempre tutto. Ho dei
sentimenti contrastanti come si puo' notare, sono
in profonda contraddizione. Da una parte non
riesco a ritenere una cosa accettabile la morte
di una persona a causa di qualcosa che per me e'
passione e a volte gioia. D'altra parte non
comprendo come tutto cio' possa creare solo in
questa occasione tutto questo clamore, solo in
questa occasione. Settimana scorsa e' morto un
dirigente di calcio nella mia regione di origine,
la calabria, eppure tutto e' andato avanti come
prima. Non so cosa pensare, e l'unica cosa
sensata che mi viene in mente e' che siamo di
fronte all'ennesima strumentalizzazione. I
ministri che dicono mai piu' violenza e poi
approvano le leggi sull'indulto. I presidenti che
dicono io mollo tutto e me ne vado, mentre
pretendono che per le manifestazioni private da
loro organizzate, nei loro stadi, per le quali si
fanno pagare anche un biglietto, a controllare
che tutto sia in ordine ci devono pensare gli
uomini in divisa. L'ex ministro che si lamenta
che tutto cio' si e' verificato perche' la sua
legge non e' stata applicata, chiedeva notizie su
una squadra a lui cara a personaggi che il calcio
stesso ha ritenuto poco raccomandabili. Insomma
al solito e' tutto un gran circo sto paese e si
fa fatica a capire, almeno io. Per questo volevo
solo capire un po' di piu' da te e da tutti gli
altri che questo mondo lo conoscete in modo piu'
profondo di me e da un punto di vista che
rispetto anche se non ne faccio parte. Riesco a
capire da solo che e' troppo facile dire che la
colpa e' tutta degli ultras. Secondo me ne hanno
anche i presidenti, i dirigenti, i calciatori, e
forse anche le forze dell'ordine. Io i poliziotti
per le partite non ce li vorrei piu' vedere,
sarebbe un bene per tutti. Per loro che non
rischiano in questo modo la loro vita (anche se
la rischieranno altrove, ma e' una scelta..) e
perche' non e' giusto che difendano una spazio
che e' privato per me. Per le societa' che
sarebbero copstrette alla responsabilita'. Per
chi come me vuole solo vedere la propria squadra
del cuore senza sentire le mani addosso di
qualcuno in divisa. E tutto sommato anche per gli
idioti (forse tu non sarai daccordo) che fra la
moltitudine di ultras ci saranno pure in mezzo a
loro, che senza il celerino non potranno sfogarsi
di fronte al nemico. Come vedi sono solo confuso
ma voglio vedere la mia squadra allo stadio e non
voglio accettare di vedere il mio sport preferito
confinato solo nel circo televisivo come tutto il
resto del paese. E soprattutto non vorrei piu'
vedere altre persone che tutte le mattine si
svegliano per andare a lavoro e di sera non
tornano a casa, ma in questo il calcio non
c'entra. Per i familiari dell'ispettore nessuna
parola inutile, solo il mio rispettoso silenzio,
da parte di chi solo lontanamente puo' immagine
cosa si prova in questi casi. Silenzio."

E per concludere incollo l’intervista di Marco Montiglio rilasciata a Ermanno Eandi per Toronews che spiega perfettamente il pensiero e lo stato d’animo dei gruppi organizzati e Ultrà del Toro:
"Il terribile episodio del Cibali ha scosso l’opinione pubblica, tutti invocano, giustamente, la tolleranza zero, ma cosa pensano coloro che vivono la curva, da protagonisti, che sono direttamente parte in causa e probabilmente dovranno subire le misure più repressive? Proviamo a chiederlo a Marco Montiglio, leader dei Leoni della Maratona e voce significativa del tifo organizzato granata. Cosa pensa dei fatti di Catania?Quello che è successo va oltre il calcio! Quello che si è visto al Cibali non è da mischiare con il fenomeno Ultras! Bisogna guardare ad un ambiente dove la polizia è vista in maniera diversa, dove l’odio verso il sistema è quotidiano e non solo allo stadio. I fatti che sono accaduti non hanno giustificazione, ma colpevolizzare tutto il mondo Ultras mi sembra esagerato.La colpa è solo dei Tifosi?Il mondo sta cambiando e, purtroppo, sempre in peggio, vedasi i continui atti violenti che avvengono nella nostra società. Le leggi esistono ma se non si sanno far rispettare sono inutili. I vari decreti sono specchi per allodole che rischiano solamente di far pagare poche persone che magari sono spinte da un vero spirito Ultras.Cosa intende per vero spirito Ultras? Intendo onore attaccamento alla maglia libertà e lealtà! Caratteristiche sempre meno presenti nei giovani d’oggi, ma ancora ben salde nella nostra realtà granata, purtroppo in Italia per smuovere l’opinione pubblica ci vuole sempre una tragedia, è un usanza.Poteva accadere anche a Torino?Certamente, poteva succedere tranquillamente in Curva Primavera contro la Sampdoria oppure contro l’Inter e la Roma, nonostante la famigerata legge Pisanu. Attualmente in Primavera non sono state prese precauzioni da parte delle forze dell’ordine, anzi, le responsabilità sono state girate ad altri:da oggi sarà sicuramente diverso. Alla fin fine la colpa ricadrà sempre e solo sugli Ultrà?Purtroppo non pagheranno solo i colpevoli, ma anche chi vive lo stadio con un attaccamento che a volte va un po’ fuori dalle righe, ma non è sicuramente un delinquente. Pagherà il mondo Ultras e con lui purtroppo tutto il magico universo del tifo organizzato.E' possibile avere un messaggio di speranza?La mia speranza è quella di poter ancora vivere e vedere una Maratona ed una Primavera all’altezza della nostra leggenda, lontana da pregiudizi e da situazioni che non ci riguardano."
Chiuderemo l’argomento domani, inviateci i vostri pensieri a statutomod@yahoo.it

VITA DI PIAZZA:
Sabato andremo alla serata R&B/Soul a Vicenza. Oggi dalle 19 in poi ci sarà l’appuntamento "Shaft" con dj PensioNaska al Lab di piazza Vittorio Veneto.

E’ tutto per questo anomalo diario odierno. Ci leggiamo domani. Grazie Prete e Vitronchi. Grazie a tutti voi. RABBIA E STILE oSKAr