12 aprile 2006

DAL 12 APRILE

GIOVEDI' 13 APRILE
STATUTO in CONCERTO a CAMPOBASSO
Blue Note contrada Selva 2 Ripamolisani ore 22

DAL 12 APRILE
E così domani torneremo a suonare a Campobasso, storicamente una città e una zona a noi molto cara e nella quale abbiamo avuto sempre ottima accoglienza. Quante volte avremo suonato a Campobasso e provincia? Tante tantissime, il nostro primo concerto in zona risale al 1989! Gli amici e il pubblico di Campobasso furono molto importanti e fantastici anche nel periodo più difficile per noi, quando 6/7 anni addietro mi trovai a perdere la voce per i motivi che sappiamo. Rivedremo quindi molto volentieri Giallognolo Mauro, Maurizio, Rude, il Professore, Cipputi e tutti gli altri tanti amici, sicuramente ci divertiremo.

LA GENTE VUOL SAPERE E FARCI SAPERE E CI SCRIVE A: statutomod@yahoo.it
Grazie ad Alessandra di Lecce che ha ricevuto in regalo dal fratello il nostro nuovo doppio-cd "Le strade di Torino" e ci fa i complimenti, soprattutto per il cd n°2 e in particolar modo per CORIANDOLI A NATALE; grazie a Elisabetta che ci chiede conferma del nostro concerto a Prato, a noi risulta confermato ma dopo la tua segnalazione abbiamo chiesto alla nostra agenzia di verificare; infine il nostro "inviato sul web" Paolo Skatauros di Mirandola ci segnala quanto segue:
"Londra, prenotazioni a valanga a teatro per 'The harder.' di Jimmy Cliff.Fu il film del 1972 "The harder they come" a far conoscere l'allora giovane Jimmy Cliff a tutto il mondo. E, di riflesso, il mondo conobbe anche il reggae. Poche sere fa Cliff, che secondo alcune fonti ha 61 anni e secondo altre 58, è stato ospite della "prima", svoltasi al Royal Stratford East di Londra, di una nuova versione teatrale di quel film. In sala il musicista ha incontrato Perry Henzell, regista della pellicola di 34 anni fa. Il ruolo principale è stato affidato a Rolan Bell, un giovane attore britannico d'origini giamaicane. Lo spettacolo, nella cui colonna sonora figurano parecchi brani contenuti nel film, come ad esempio "Many rivers to cross", ha ricevuto una valanga di prenotazioni e rimarrà in scena perlomeno per tutta l'estate. "Sono contento di vedere 'The harder they come' in scena a Londra, è il posto giusto. Quel film aprì le porte alla musica giamaicana a livello internazionale", ha affermato Cliff." SCRIVETE!!

CARO "DAMIANO"..MODS NEL 2006
In risposta agli "interrogativi" sul senso dei Mods nel 2006 espressi qualche giorno fa’ da "Damiano" (o Igor??) pubblicheremo un po’ di risposte scritte da Mods giovani e meno giovani, scriverò anche io la mia, quando chiuderemo l’argomento alla fine della prossima settimana, invito tutti i Mods ad andare a leggere quanto scritto da Damiano sul diario di lunedì e provare a rispondergli, pubblicheremo tutto!! Iniziamo con la lettera di Luca Barino, che ha 21 anni:
"Il fatto che non c’è molto materiale, scritto e visivo, riguardo i mods è un dato di fatto. Purtroppo i pochi documenti che descrivono i mods, non dicono le cose fondamentali; primo, il modernismo non può essere spiegato ma per capirlo bisogna assolutamente viverlo, secondo, in tutti i libri si cerca di collocare il modernismo nella società, non riuscendoci alla perfezione, perché è un movimento sotterraneo, sfuggente che si autoalimenta senza bisogno di Riviste, Film, libri e miliardi di siti internet. Ti spiego per quello che ho vissuto e sto vivendo anche perché non mi sono mai fermato a fare tanta teoria sui Mods. Il mods è ora, come negli anni sessanta, sempre alla ricerca della sua identità, ed è proprio questo che lo diversifica, anzi è meglio dire, lo rende Unico e consapevole di se stesso. E’ un movimento sotterraneo per il semplice motivo che, come tu hai potuto notare, non è pubblicizzato, non è alla moda, non ti è servito sul piatto come tutte le culture giovanili dal punk al hip-hop. I gruppi e i generi sono veramente tanti: Soul, Northern soul, RnB Bianco e nero, ModJazz,beat inglese, beat francese, beat inglese, freak beat (pochi), Garage, Hammondjazz, boogaloo, lunge, Ska, Reggae, Power pop (Unica musica fatta dai Mods per i Mods), Mod-rock, acid jazz, brit pop, acustic moviment, secondo me alcuni attuali gruppi indie(ordinary boys, kaiserchief ecc…(ma non tutta la roba indie non confondiamoci)), tante varianti e altri generi correlati. Li consideri ancora pochi? Per precisare gli ultimi generi elencati non sono relativi agli anni sessanta, sono nati successivamente con un certo background culturale che gli permette di essere una novità di qualità, non come molte novità o sperimentazioni degli ultimi anni veramente di basso livello. Se non bastano per sfamarti puoi ascoltare anche altro, tutti i mods ascoltano tanta musica e tutta diversa, lo abbiamo nel dna, amiamo la musica quanto noi stessi, però anche tu avrai più feeling con qualche genere. I mods è come se la indossassero la musica che preferiscono, si sentono a loro agio solo in un vestito di soul. Il nostro amore per la musica ci spinge sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, inteso in ciò che ancora non si conosce, non obbligatoriamente verso l’eccessivo, a volte volgare purché sia innovativo, gli stessi mods, quelli degli anni sessanta, di cui sembra tu abbia letto, non hanno mai cercato l’eccesso, al massimo hanno cercato l’estremo. L’esempio musicale è che non sono mai stati amanti della psicadelia e delle altre nuove tendenze di quegli anni. Il modernismo si è evoluto, non nella maniera commerciale delle altre culture, negli anni sessanta era un emanciparsi dalla vita e dagli schemi dei genitori, ora è diventato un emanciparsi dagli schemi della massa rimanendo se stessi, senza doversi ridicolizzare o cercare di essere alternativo. Durante un intervista a un mod italiano (non oskar) gli venne chiesto se per lui c’erano altri personaggi che vivevano da mods ma che in realtà esteticamente e musicalmente erano tutt’altro, lui non ci penso tanto e rispose che sicuramente quel personaggio era il protagonista del film "la febbre del sabato sera". Questo vuol dire qualcosa, che il modernismo non è solo una questione stilistica, è una palestra di strada e vita. I nostri vestiti racchiudono molti significati, prima di tutti la ricerca della perfezione, poi il design, a differenza di quello che pensi tu, si rifà molto allo stile di strada, non ai 60’. Anche qui ci sono molti chiarimenti sulle definizioni da dare, stile di strada è uno stile che nasce da chi si confronta con la vita e prova a creare qualcosa, cercando di comunicare anche nel modo di vestire e di comportarsi, in piazza Statuto, piazza mercanti, ecc… la gente con un certo gusto musicale e nel vestire ha incominciato a trovarsi e con il tempo varie realtà si sono incrociate arricchendosi culturalmente e stilisticamente, così è nato lo stile mod in Italia, differenziandosi dall’Inghilterra. Non è nato perché le persone si incontravano nei club o ai concerti cercando di imitare i vasti anni 60, è nato e cresce in strada. Lo stile di vestire mod ha alcune regole che lo vincolano, sono regole fondamentali anche perché rientrano in ciò che si potrebbe definire l’etica mod, cioè eleganza e la sobrietà, giovane e ribelle. Non penso che il nostro modo di vestire sia antiquato, continuiamo ad arricchirci di particolari e capi d’abbigliamento con il gusto e la precisione che ti ho detto, descritto, prima, inoltre guarda i maggiori stilisti pret a porter a chi si ispirano per andare sul sicuro. Passiamo ora al punto mezzi di locomozione, il piacere di guidare un mezzo come vespe e lambrette e immenso, il design di qualsiasi epoca sia non ha eguali, non è paragonabile a quello dei nuovi scooter. La piaggio ha realizzato ottimi modelli di Vespa ultimamente, ad esempio lx e non dubito che presto vedremo mods con un motore et4 e tante altre comodità però sarà difficile disabituarci alle marce. Ora arriviamo al ultimo e più importante argomento che hai toccato: il parka. Hai ragione, è diventato più costoso e di difficile reperibilità, ma è il nostro simbolo e se ti scoprirai mods sarà il tuo. Simbolo della consapevolezza di essere parte di un movimento unico, che si crea dal suo interno. Insomma ciò che non fa sembrare nulla incoerente alla fine è il senso di appartenenza, il parka è il materiale di cui essa è fatta, la difficoltà nell’averlo significa proprio la voglia di modernismo, un po’ come quando fatichi per avere qualcosa e poi sei orgoglioso di averlo e lo consumi fino a che non si smaterializza. Il parka è in forte correlazione con il senso di appartenenza, senza il quale, secondo me, nessuno farà mai parte di niente, soprattutto di se stesso.Spero di essermi spiegato sull’importanza del parka, del senso di appartenenza e tutti i tuoi dubbi, il modernismo è ancora attivo, molti giovani come me si avvicinano ad esso e ne fanno parte attiva, tanto da organizzare un raduno nazionale con uno spirito che erano anni che non si sentiva.Dimenticavo, la tendenza ad etichettare c’è, non è però cosi come la intendi tu, nasce dal fatto che siamo orgogliosi di essere mods, tuttavia rispettiamo e siamo leali senza considerare nessuno inferiore e degno di vivere rispetto a noi, al massimo si criticano i gusti e le abitudini. A priori senza conoscere qualcuno è difficile dire: "la tua vita è semplicemente regolare" .Ricorda che il modernismo è apolitico e antirazzista.Concludo con queste parole prese in giro, non dico dove per non fare pubblicità.siamo alternativi con la testa, con lo stile, nell'agire. Non abbiamo bisogno di scendere in piazza per far vedere che ci siamo, ci siamo e basta. Lo sappiamo noi, ed è già sufficiente. -siamo contenti , felici, orgogliosi e uniti, chi può dire altrettanto?"
E poi la risposta di Elena che di anni mi pare ne abbia 25:
Ciao Oskar,
ho letto con interesse la mail di Damiano e, poichè sono mod, ho pensato di scrivere un paio di righe per dare alcune spiegazioni sulla nostra cultura e sul nostro modo di essere. Il modernismo è nato alla fine degli anni '50-inizio anni '60 in Inghilterra, per contrastare quella che all'epoca era una società molto chiusa e tradizionalista. I ragazzi modernisti stravolsero completamente i canoni dell'epoca, sia estetici che musicali. Il modernismo era un modo (soprattutto per i ragazzi dei ceti sociali più bassi) di riscattarsi, e dava loro la possibilità di apparire sempre sobri, eleganti ed in ordine nonostante i pochi mezzi economici a disposizione. Nonostante siano passati 40 anni il senso del modernismo non è cambiato: essere mod significa riuscire a spiccare in mezzo alla moltitudine di persone con il proprio stile pulito ed elegante, essere mod è provare l'emozione di trovarsi tutti quanti in piazza o ai raduni e alle serate e capire che siamo in tanti a pensarla allo stesso modo, essere mod è l'orgoglio di viaggiare a testa alta sempre, per quanto difficili possano essere le circostanze. Il modernismo, pur sembrando esteriormente un movimento assai statico ha avuto diverse evoluzioni nel corso degli anni, cominciando dal revival del 1979 (con gruppi importantissimi per la nostra storia musicale quali i grandissimi Jam, i Secret Affair e i Madness, solo per citarne alcuni) e proseguendo fino a quello degli anni '90 con la musica britpop. Ovviamente nel corso degli anni si è evoluta anche l'estetica nel vestire: buttando l'occhio su un gruppo di mods (sia ragazzi che ragazze) si nota subito che ognuno di essi, pur seguendo un filone estetico comune, ha un modo completamente diverso di vestire rispetto agli altri. Questo proprio perchè il modernismo non è una semplice "etichetta", ma è semplicemente l'espressione della propria personalità estetica. Un mod non utilizzerà mai un phantom malaguti non perchè è un revivalista, ma perchè al suo senso dell'estetica non piace quel tipo di scooter, così come a un fighetto o un tamarro una lambretta o una vespa possono sembrare dei pezzi di ferraglia.
Per quanto riguarda poi l'essere mod pur ascoltando altri generi musicali... la mia risposta è SI', io sono mod, ascolto musica mod, mi piacciono le serate mod, però amo tantissimo la musica classica e studio canto lirico, ma ciò non mi impedisce in alcun modo di essere mod, anzi.
Io credo che la cosa più importante sia il rispetto delle idee degli altri, mod, punk, o "regolari" che siano. Ognuno ha la propria visione della vita, ed è giusto rispettarsi e confrontarsi, anche se poi non si condivide lo stesso modo di pensare. Io vivo il modernismo, e per me è davvero il migliore dei mondi possibili.
Spero di essere riuscita a spiegare in modo chiaro quanto sia bello essere mod.
E ora tutti al raduno!
W I MODS!
Elena
Venerdì ci saranno altre risposte già arrivate al nostro indirizzo statutomod@yahoo.it , scrivete , scrivete e scrivete!!

CANZONE DEI GIORNI:
"I Kept on dancing"- DOUG BANKS

VITA DI PIAZZA:
Oggi pomeriggio ci vediamo alle 16, poi andremo a fare un giro in centro dove Slimmy comprerà parecchi cd vergini che serviranno per la compilation che sta realizzando con Brian per il Raduno Pirata a Savona (http://www.italiamod.com/ ). Domani sera gli altri si vedranno in Piazza alle 22 per gli ultimi dettagli su orario di partenza, tragitto etc. per il viaggio di sabato in scooter. A quanto so dovremmo trovarci alle 9.00 e fare la statale per non aver problemi con i 125 cc dei Teens. Confermata la presenza di Ennio! Anche di Aldoaldo e Oruam! I Mods di Piazza Statuto dovrebbero esserci proprio tutti: chi in scooter, chi in treno, chi in auto ma proprio tutti o quasi. Anche Amedeo che per l’occasione sarà anche dj!

VITA DA ULTRA’:
Ieri sera abbiamo fatto la riunione allo Sweet per la giornata Granata del 4 maggio al Filadelfia e tutto dovrebbe essere definito. Ci saranno, fra gli altri, i LouDalfin, YoyoMundi, Rimozionekoatta e Medusa. A presentare il Pres e la squadra l’amico Carlo Testa e a presentare il concerto Nikky di radio Deejay e il sottoscritto.
Sabato il campionato di serie B sarà fermo per permettere ai Mods di andare al raduno senza perdere le partite, torneremo a giocare domenica 23 a Verona.
Ho letto con particolare interesse sul blog di Johnny Casual Life ciò che avevo notato anche io in una foto sul web, cioè che Zu Bernardo Provenzano, per non farsi riconoscere dalle forze dell’ordine, aveva adottato la tattica dei "casuals" (tipo Daffy..) e quindi le marche d’abbigliamento da loro preferite.. aveva indosso una camicia Aquascutum!!

Per oggi è tutto. Ci leggiamo venerdì 14 verso le 14, al ritorno da Campobasso. Grazie a tutti voi. RABBIA E STILE oSKAr