10 aprile 2006

10 APRILE





alcune immagini del concerto da Pepe a Garlasco (PV)


10 APRILE
Un concerto molto divertente quello che abbiamo fatto da Pepe, bello tirato e intenso. Canzone per canzone il pubblico numeroso ha partecipato ballando di continuo e trascinandoci nel divertimento. Molto applaudite GRANDE, PAZZO, GIULIA e SALI SU’ ma le danze sono diventate travolgenti nel solito gran finale, partito questa volta con ZIGHIDA’. Ottima la prova della sezione fiati con Milanetto e il Ragazzetto e Don Robe è sembrato, a tratti, "celestiale"… è tornato per una volta in consolle il nostro storico tecnico del suono Sorriso e ha fatto un ottimo lavoro. Il concerto è stato organizzato dal nostro altro storico discografico Andrea Duly Fulmune, colui che del 1991 mi telefona almeno una volta al giorno, natale e 1 maggio compresi. Presente la Cingo Crew al completo, ricostituitasi per l’occasione dall’amico Sergio con gli altri amici Salamella e Moramarx; c’era anche Ale, l’amico conosciuto sul metrò a Milano. Zorro è stato come sempre impeccabile come stage-manager e la serata è stata davvero soddisfacente.
Il prossimo nostro concerto sarà GIOVEDI’ 13 APRILE al Blue Note di CAMPOBASSO: via aspettiamo!!


CANZONE DEL GIORNO:
"Free"- GIGI RESTAGNO


LA GENTE VUOL SAPERE E FARCI SAPERE E CI SCRIVE A: statutomod@yahoo.it
Abbiamo fatto un comunicato dove spieghiamo perché non suoneremo il 4 maggio al Filadelfia, uscito su vari siti e giornali Granata e qualche amico pensa che la decisione di non suonare più a Torino sia recente ma in realtà è stata presa nell’ottobre del 2004, quando abbiamo voluto fare l’ultimo concerto nella nostra città, quello contenuto nel nostro doppio-cd "Le Strade di Torino", per sapere le motivazioni in modo esauriente andate su
http://www.statuto.net/body.htm
e cliccate sul marchietto "Mai più a Torino". A questo proposito vogliamo ringraziare Pietro che ci esprime totale solidarietà e racconta un po’ di cose che riguardano il cartello della musica a Torino e lo ringraziamo, ma perché ciò che scrivi giustamente a noi non lo rendi pubblico anche in altre situazioni? Noi paghiamo sulla nostra pelle il coraggio di dire ciò che pensiamo, se lo facessero i tanti che in privato ci raccontano cose clamorose che riguardano i "cartellisti", avremo sicuramente più peso. Grazie anche a Terry, Monia, Giorgio e Michele che per le belle parole riguardo il nostro attaccamento al toro e la nostra situazione a Torino.
Poi la mail di Stefano di Treviso al quale rispondo in "stampatello":
"Ciao oSKAr,
finalmente pervenuto il grandioso cd "Le strade di Torino".
Pagato E. 15.00 con sconto di 90 cent..
Sarebbe stata una luxuria una versione in vinile.
Ti volevo poi chiedere sulla serata alla RAI:
Il materiale (cd o lp) lo hai portato tu ?
R:- SI’
- In RAI esiste, come penso, un archivio con tutto il vinile del genere pop/rock,
compresi gli introvabili lp dei gruppi del revival mod '79 e degli Statuto (era per organizzare un eventuale .......furto notturno con scasso... sul tipo farmacia -Quadrophenia) ?
NO, NON CREDO ABBIANO ARCHIVIO MATERIALE DI MOD’79, HANNO INVECE I NOSTRI DISCHI
Rabbia & Stile
Stefano – TV"
C’è poi una lunga e interessante e-mail di Damiano, la prima parte è politica e come promesso non ne parlo più (ho tolto anche ciò che hai scritto riguardo Mods e politica ma vedo che almeno su quello hai le idee chiare senza bisogno di spiegazioni), pubblico la seconda parte, alla quale risponderò nel dettaglio domani o mercoledì, sarei contentissimo però se ti rispondesse anche qualche altro Mod "in ascolto", magari più giovane di me.. leggete e rispondete:
"Veniamo alla seconda parte: ci sono delle domande che è un po' di tempo che volevo porti. Riguardano la cultura modernista, della quale mi sto appassionando ma che ancora non capisco appieno, perché mi mancano alcuni passaggi. Spero quindi che tu possa aiutarmi a fare un po' di luce. Premetto che le mie domande o posizioni non vogliono essere provocazioni fini a se stesse o critiche o motivi di scazzo: voglio solo capire alcune cose che mi sembrano un po' contradditorie, e sulle quali ho meditato e rimeditato senza però giungere a conclusioni differenti.Sapevo dell' esistenza dei mod già da un po' di tempo (conta che ascolto tanta musica , viaggio su internet , e che leggo in media 7-8 riviste musicali al mese) ma solo di recente ho iniziato ad "avvicinarmi" al fenomeno.Ho letto qualche libro ed ho sviscerato i pochi siti mod italiani e stranieri.Ora, da quello che ho capito il modernismo è nato dalla necessità dei giovani inglesi di rompere con il passato e crearsi finalmente una vita/stile di vita davvero loro, che fosse autonomo da quello dei genitori o cmq da quello imposto dagli schemi classici della società o risultante dal loro stato economico-sociale. Una novità. Qualcosa di moderno ed in costante evoluzione. Dunque io mi chiedo: ma ha senso parlare di modernismo nel 2006? Voglio dire:i mods di oggi non sono "modernisti" , ma semmai persone che guardano indietro, non avanti, perché ascoltano musica di anni fa, si vestono con uno stile retrò, viaggiano su scooters d'epoca: dov'è la propensione al futuro, alla modernità? Non è un controsenso dire "noi siamo i modernisti", ma di fatto vivere come se si fosse negli anni 60?E poi io mi chiedo: come può vivere una cultura che si appoggia su rigidi schemi musicali che si rifanno esclusivamente ad un periodo storico ben preciso? Faccio un esempio: facciamo nascere idealmente la cultura punk in Inghilterra nel 77 (per far prima tralascio tutto il discorso sull'attitudine e sulle realtà proto-punk antecedenti): bene, anche se il punk per quello che era nel 77 è morto, non c'è dubbio che il punk come cultura-stile di vita e musica sia sopravvissuto, certo mutandosi ed evolvendosi, ma c'è ancora. E c'è ancora proprio perché si è evoluto. Se il punk si fosse fermato solo alla musica dei soli Sex Pistols o di chi per loro,oggi non ci sarebbero siti internet dedicati al punk o alla scena, riviste, gruppi musicali, festivals, concerti, mostre, scrittori, fotografi, films e chi più ne ha più ne metta basati sul punk.Il modernismo invece mi pare si basi su pochi gruppi ben definiti e quasi tutti del passato, e questo preclude la vita stessa di una eventuale scena, perché non si può andare avanti all'infinito con i soliti nomi con la solita musica,con le solite cose. E così ci sono pochissimi libri in commercio sul fenomeno: e dopo che gli ho letti cosa leggo? Dov'è una rivista che mi tenga aggiornato sul fenomeno sotto le sue varie sfaccettature? Non c'è, anche perché è difficile crearla dato che c'è poco da aggiornare: le cose son più o meno sempre quelle da 40 anni a sta parte, mi pare. I gruppi musicali sono pochi e definiti: dopo che gli ho ascoltati tutti come sazio la mia fame? Capisci, è su questo che nutro dei dubbi: il modernismo così com'è mi sembra quasi quasi più che una cultura un'operazione di revival, o la pretesa di voler vivere in un film (ed ovviamente non ti dico quale film, visto che c'è praticamente solo quello).Leggo il bollettino mod è c'è un articolo su uno scooter dei tempi che furono: e allora mi chiedo: ma cos'è, un club di possessori di scooter d'epoca?Leggo su una fanzina, il nuovo numero contiene un articolo sulla moda del 67 o robe del genere: ma come si può pensare di far sopravvivere il modernismo se non si guarda avanti? O per lo meno al presente! Altrimenti si fa un'operazione-museo o operazione-archivio, che dir si voglia.Altro esempio: ho acquistato un parka m65. Una figata. Però mi chiedo: il parka era utilizzato perché i mods avevano bisogno di qualcosa per coprire i loro vestiti quando si spostavano: il parka era l'oggetto giusto, ampio, impermeabile, versatile, se ne trovavano a pacchi nei magazzini delle basi militari americane stanziate in Inghilterra, costava poco ed era facilmente reperibile dai ragazzi. Ma oggi? Per acquistare il mio parka ho dovuto attivare un'ampia ricerca su internet dopo averlo inutilmente cercato nei negozi e negozietti di roba militare o caccia e pesca. L'ho trovato in Germania ad un prezzo accettabile, ed ovviamente solo m65 perché è praticamente impossibile trovare m48 o m51.Il parka oggi non è un oggetto economico, non è facile da reperire, non ha in definitiva il senso che aveva per i mods veri e propri. Senza contare che voglio vedere quanti possessori di parka possiedono anche uno scooter.Capisci? Mi pare che abbia perso il suo senso originario. Poi per me l'acquisto del parka è stato lo stesso una figata, perché solo il fatto di dover faticare per averlo o il fatto che poi l'ho modificato da una sarta su mie indicazioni mi sembra molto d.i.y., però il discorso di prima non cambia.Stessa cosa per gli scooters: nei 60's i mods usavano vespa e lambretta perché quelli erano gli scooter, non c'erano il phantom malaguti o l' aerox yamaha (tanto per fare un esmpio), ma appunto vespa e lambretta, fighissime e non troppo costose. Ma poi il tempo è passato, ed ora le stesse vespe e lambrette te le vendono a prezzi esorbitanti da collezionismo, senza contare che nel mentre sono passati 40 anni di evoluzione motoristica, e oggi si parla di euro2 ed euro4, miscelatori, abs e freni a disco. Non so dunque se abbia senso oggi cercare la vespa o la lambretta, dato che se per i mod originari quella era la realtà, per noi oggi la realtà che ci circonda è un'altra.Poi per il resto anch'io penso che abbia più cuore una vespa o lambretta personalizzata rispetto ad un moderno scooter di serie (io possiedo una vespa px50 ereditata da mio nonno e che al più presto voglio restaurare e personalizzare), però bisogna ammettere che più che modernismo siamo di fronte a revivalismo. O no?Inoltre: perché c'è l'usanza (almeno così ho sentito dire) di chiamare "regolari" coloro che non sono mods?Se ciò è vero mi pare un atteggiamento di disprezzo ingiustificato: come dire:"Io sono un mods, tu sei un semplice umano regolare". Ovviamente anche a me fanno abbastanza pena i truzzi o i fighetti che pensano solo all'ultimo paio di pantaloni D&G, però non mi piace molto l'idea di generalizzare e considerare "inferiori" tutti gli altri (il termine "regolari" mi da questa impressione, poi magari mi sbaglio.)In ultimo: si può essere mods anche ascoltando altri generi musicali?Questa domanda si riallaccia ai miei dubbi di cui sopra, relativi alla possibilità di avere una cultura viva oggigiorno (tipo punk, hc, skate, hip hop, e chi più ne ha più ne metta) : se si possono ascoltare anche altri generi musicali a piacimento allora l'essere mods è qualcosa di più libero, e si ricollega più che altro ad una questione di "stile" e tutto forse assume più senso.Beh più o meno è tutto qua.se puoi, aiutami a risolvere tutti i miei dubbi e le mie lacune!!!Ti ripeto: non prendere le mie affermazioni come attacchi o come offese: non è assolutamente questa la mia intenzione. Vorrei solo cercare di capire meglio, perché adesso sono ancora ignorante e confuso in materia. E ci sono ancora tante cose delle quali non riesco a trovare un senso.Chiudo con gli immancabili complimenti agli Statuto, perché la vostra musica ha una marcia in più rispetto al resto dello ska italiano, ed i vostri testi descrivono benissimo situazioni e "paesaggi" in cui capita spessissimo di riconoscersi od immedesimarsi. Ciao e grazie di tuttoDamiano"
SCRIVETE!!


VITA DI PIAZZA:
Sabato all’insegna dell’attesa del Raduno.. io non sono andato in piazza al pomeriggio perché sono andato a vedere il Toro a Modena e Mazza mi ha cazziato di brutto e, lo dico seriamente, a me la cosa fa davvero piacere, perché finchè noi Mods di Torino terremo così tanto alla nostra attività Modernista quotidiana, il nostro Movimento non smetterà mai di crescere. Abbiamo saputo che Ennio si è divertito in gita.. ma Oruam? Si è rivisto Febri e Amedeo ha raggiunto gli altri più tardi al Fluido dove c’era Naska che selezionava Mod disco. Jacòpo oltre a gestire www.italiamod.com , a preparare con Brian il cd ricordo e le scalette dei djs per il Raduno, sta anche lucidando la Vespa per il viaggio fino a Savona, sicuramente un organizzatore di Raduno non può arrivare in treno.. o in macchina..


VITA DA ULTRA’:
Eravamo almeno 2500 a Modena!! Peccato per come è andata la partita. Il primo goal che abbiamo subito ci ha davvero storditi, sia la squadra in campo che noi sugli spalti, è stata una rete assurda! Noi carovanati in macchina abbiamo pranzato in provincia di Reggio e che pranzo: tortelli, ravioli, gnocco fritto, salumi e tigelle!! Su tutti è svettato Manetta che nel delirio alcoolico, componeva anche nuovi testi per gli Statuto, ottima la prova anche di Daffy però.. bella coreografia e tifo buono ma non eccelso causa goal subito "raggelante". Tantissimi gli striscioni e tifosi provenienti da varie parti d’Italia.
Cambiando argomento, qualcuno mi ha già scritto commentando le avventure dei calciatori dell’Inter a Malpensa.. scrivete e pubblicheremo e poi commenteremo insieme.


Per oggi è tutto, Vitrox: quando metti i video? Grazie a te e al Prete, grazie a tutti voi. RABBIA E STILE oSKAr