31 AGOSTO
Scusate il ritardo e la brevità di oggi. Arrivo or ora dallo studio dove poi andremo a registrare il nostro nuovo disco a ottobre. Siamo ovviamente molto fiduciosi, come sempre avviene prima di iniziare un nuovo lavoro di registrazione. Dei testi ho già parlato ieri e sono arrivate parecchie belle e-mail, la cosa che mi stupisce è quella che siano di tematiche molto "personali". A tutti sto rispondendo in privato e mi è davvero impossibile rispondere sul diario.
Passare dei brutti momenti è cosa normale per chi vive, provare dolori immensi anche. Certo, uno spera sempre di evitarli e ci mancherebbe. Voglio fare un distinguo però tra il dolore per la perdita o la sofferenza di una persona cara e il dolore "d’amore". D’amore non si muore, ma proprio per niente! Quando muore una persona cara, invece, non ci sono soluzioni, spiegazioni, prospettive. La morte è la fine e non condivido il detto "la vita continua", no: per chi è morto non continua più. E per chi ancora vive le cose non sono più come prima. E’ risaputo il dolore che mi ha causato la morte di mio padre. Ho patito, se possibile, più del normale (ma qual è la misura "normale"?). La mia devastazione emotiva si accanita sul mio fisico togliendomi completamente la voce per circa due anni. Più volte ne abbiamo parlato e ogni volta preferirei evitare di parlarne. Ma, amiche e amici che state passando un brutto momento, provate a immaginarvi cosa ho passato io che uso la voce per "lavoro" (anche se avessi dovuto insegnare a scuola, la voce mi serviva e non solo per cantare) a ritrovarmi "muto", senza soldi, senza lavoro e solo con mia madre ultrasettantenne (adesso ultraottantenne!). Provateci, ma non troppo, perché è impossibile, fortunatamente, immaginarlo. In quel periodo le vere amicizie e parentele vennero "al pettine". Amici storici lontani non capirono la situazione, quelli vicini non sapevano come aiutarmi. Devo dire che i Mods della Piazza mi aiutarono all’inverosimile e sarò loro sempre riconoscente. Tanti aneddoti ed episodi potrei raccontare, davvero commoventi e ricchi, passatemi il termine, di "tenerezza". Uno, uno solo lo voglio raccontare. Quando venni sbloccato e ripresi pian piano a parlare, decidemmo con Naska di provare a fare anche dei concerti e quindi a cantare. I risultati non erano certo soddisfacenti, ma cercavo sempre di essere compreso dal pubblico (e devo dire che la gran parte ci è riuscito) e quindi perdonato per alcune prime esibizioni vocali davvero indegne. Dentro di me avevo sempre avuto la convinzione che sarei tornato come prima anche se praticamente nessuno ci credeva. Proprio nessuno no, Naska ci ha creduto e questo gli da merito eterno riguardo la mia persona. Ecco l’episodio: in quel periodaccio fummo chiamati ad aprire il concerto degli Inti-Illimani alla festa de l’Unità di Torino (gli organizzatori sapevano del problema ma vollero darmi un importante aiuto)..ah, altra parentesi. Anche in quell’occasione Alberto Campo trovò modo di scrivere una buona parola su di noi, presentando l’evento affermò: " Ma che c’entrano gli Statuto con gli Inti-illimani?" domanda talmente vaga che può avere mille risposte, ma che non cercherò di dare adesso. A quel concerto parteciparono parecchi Mods della piazza e ovviamente non "brillai" per esecuzione vocale ed Enrichiella e la Zia prepararono una pagella con un giudizio e voto per ogni canzone eseguita. Avevano scritto su un primo foglio che lessi, pieno di voti bassissimi.. non feci tempo a cambiarmi che il foglio sparì e le ritrovai a riscrivere su una panchina voti e giudizi, ascoltai non visto le loro parole e, credetemi rimasi commosso dal loro adoperarsi pieno di amicizia e "tatto" per darmi più forza e coraggio possibile. I voti erano più alti e i giudizi "incoraggianti". Quante volte i Mods della piazza per non ferirmi ulteriormente fingevano di capire alcune mie frasi dette, anzi "non dette" e mi rispondevano tranquillamente con frasi del tutto estranee alla mia frase.. quante volte hanno fatto da vero e proprio schermo protettivo per non farmi parlare da tizio o non farmi chiedere da caio, un vero e proprio scudo. Quando il periodaccio passò, credo che la loro "liberazione" fosse davvero pari alla mia.
Quindi non arrendetevi mai, comunque. A questo proposito mando un abbraccio a Teo Duilino di Varese che ha perso la nonna pochi giorni fa, ci vediamo domani a Cremona.
CANZONE DEL GIORNO:
"Poison Ivy" – vers. THE COASTERS
LA GENTE VUOL SAPERE E FARCI SAPERE E CI SCRIVE A: statutomod@yahoo.it
Pochissimo tempo e allora incollo solo una mail di un’amica pugliese:
"Ciao Oskar,questa mattina ascoltavo vostre nuove e vecchie canzoni e pensando mi sono accorta che molte di queste raccontano spezzoni dei mie ancora pochi (solo 18) anni di vita.Poi leggendo il vostro diario non ho potuto resistere e ho voluto fartelo sapere: le vostre canzoni non sono come le solite che cantano falsi sogni, sono veri racconti di vita ed oggi ne ho avuta la conferma! Grandi, sempre i migliori!Continuate così!Alessandra" Grazie Alessandra, agli altri rispondo in privato o domani sul diario, ma voi SCRIVETE!!
VITA DI PIAZZA:
Ci vediamo stasera alle 22 per andare a parlare con il locale per le serate fisse settimanali.
VITA DA ULTRA’:
Stasera ad Alessandria ci sarà una rappresentanza Vecchia Maniera in uno stadio a noi sempre amico e con una tifoseria con la quale abbiamo sempre avuto ottimi rapporti.
Domani l’aggiornamento sarà normale. Scusate ancora il ritardo e la brevità. Grazie Prete a Trento e Vitrox a Foggia. RABBIA E STILE oSKAr