MADNESS allo Sporting di Montecarlo 9/8/2006
10 AGOSTO
Per un passionale come me, esprimere giudizi con aggettivi esagerati è cosa molto frequente, ma vi garantisco che tutti quelli che esprimerò sul ME-RA-VI-GLIO-SO concerto dei Madness a Montecarlo saranno adeguati.
Si apre il sipario, in sottofondo "La cavalcata delle Walkirie" di Wagner (a me ripugna e non solo per questioni musicali ma passiamo oltre). Eccoli sul palco. Elegantissimi, in completo, ognuno con lo stile che ha sempre avuto nei loro tanti anni di attività. Suggs e Barson con abito di taglio Mod, Smash ed El Thommo più vicini a quello fine ’50 dei RudeBoy del revival ’79, lo sarebbe stato anche Chrissy Boy, l’unico componente della band originale che ha abbandonato. Bedders è impeccabile in giacca e sta-prest e Woody non lo so perché vedo solo la testa dietro la batteria. La sezione fiati è completa, con sax-tromba e trombone, ma le parti principali di sax restano compito di un travolgente Thommo, in forma smagliante e talvolta anche Smash interviene con il suo strumento di sempre, la tromba.
Nonostante l’amena situazione dello Sporting Club cioè una platea composta da "commensali" seduti ai tavoli, i nostri eroi riescono subito a rendere l’atmosfera elettrizzante e a fare dell’anomala situazione motivo di coinvolgimento per tutti i presenti, tenendo la scena come solo grandi animali da palcoscenico come loro sanno fare. Si inizia con ONE STEP BEYOND seguita da GIRL WHY DON’T YOU. Suggs annuncia come sempre "ee are Madness" e scherza brillantemente sulla situazione da "cafè-chantant" fingendosi cameriere e prendendo ordinazioni anche per i suoi "colleghi". Spassosissimo. Parte MY GIRL e la seguente YOU KEEP ME HANGING ON fa intuire che la scaletta comprenderà i brani loro più celebri alternati a quelli del loro ultimo disco "Dangermen sessions". Infatti seguono EMBARRASMENT e TALLEN THAN YOU ARE. I fiati sono perfetti, Smash tiene il palco alla grandissima e fa dei raddoppi vocali impeccabili e azzeccati. Suggs scherza su francesi ed inglesi per introdurre SUN & THE RAIN. Annuncia che si torna al 1978 anzi ’77 (dice, ma mi pare esageri..) e canta l’inizio di THE PRINCE invitando i presenti ad accompagnare alternandosi le risposte di intro della chitarra (prima da sinistra e poi da destra). Si balla come pazzi, attaccati ai tavoli, perché non si può stare sotto il palco, anche i "cravattoni" miliardari capiscono che i Madness sono una bomba che esplode talmente forte da non poter non travolgere anche loro, ricchi e superbi ma terribilmente ridicoli e cornuti..
Mike Barson si conferma motore musicale della band. Tecnica formidabile, lavoro incessante di piani e organi con usi armonici, melodici e addirittura ritmici. E’ lui il genio musicale dei Nutty Boys, sia compositivo che tecnico. E allora si torna al "Dangermen sessions" con la canzone che meno mi piace di quel disco cioè.."IRONSHIRT", suonata benissimo. In realtà, dalla scaletta che è riuscito a prendere Naska a fine concerto, si legge che era in programma SHUT-UP, ma forse l’hanno realmente fatta in "silenzio".. intanto Lee ci ricorda quanto è bravo con il suo sax. Il chitarrista sostituto di Chrissy Boy è molto bravo, tecnicamente non si avverte la mancanza del "titolare", anche se la sua figura rimane unica. Sfoggia quantità industriali di registri sonori Monieur Barso nella seguente HOUSE OF FUN e Bedders macina e rimacina note con suo martellante basso. L’alternanza di brani storici e recenti prosegue con SHAME & SCANDAL (il trombonista è il migliore della sezione, tutta di livello eccelso) e GREY DAY, poi Suggs scherza sul loafer e sofa.. arriva BED & BREAKFAST MAN. In sala le persone ancora sedute rimaste poche, anche se vicini ognuno al loro posto a tavola. Noi eravamo nel "passaggio" dei camerieri, non avendo cenato avevamo i tavoli dietro. Anche i Madness hanno un "gran finale" con tre brani tra i loro più importanti. Woody dimentica "il campanello" sul piatto e allora BAGGY TROUSERS inizia per due volte. Bella e veloce. Più lenta che su disco OUR HOUSE e immensamente trascinante è IT MUST BE LOVE che chiude la scaletta "ufficiale" del concerto. Oèoèoèoè Madness Madness.. – Madness clap clap clap Madness clap clap clap.. il pubblico ha dimenticato che si trova allo Sporting di Montecarlo, dove la prima consumazione costa 63 € (però la seconda 25 €..), tutti urlano e sbraitano. Eccoli, tornano sul palco e Woody batte sulla batteria il ritmo di "Madness" e Suggs ci scherza letteralmente sopra accennando diversi ritornelli di canzoni storiche della musica leggere internazionale. Ma poi inizia il brano vero e proprio. Nella sala ristorante si prende coraggio. Naska è avanzato sulla sinistra per far foto, il pubblico presente apposta per i Madness (composto da soli inglesi e Italiani) guadagna il sottopalco, i commensali vengono "impallati". Il sax introduce NIGHT BOAT TO CAIRO. Guardo PrincyMod e le dico "Ora".. scattiamo sul palco direttamente e con noi altri "non occasionali", in pochi secondi saremo una ventina a ballare sul palco dei nostri eroi. Naska è avanzato ma ha lasciato la macchina fotografica al tavolo.. Suggs e Smash non si spaventano di sicuro.. cantano e ballano in perfetta armonia e sincronia con noi. Mi avessero detto nel novembre ’80 che il 9 agosto del 2006 sarei stato al fianco di Smash a ballare con e come lui NIGHT BOAT TO CAIRO sul palco dei Madness avrei risposto con una grassa risata.. invece è realtà. Un sogno che diventa realtà. Ho spiegato ieri e chi mi conosce sa bene cosa rappresentino per me i Madness. Tralascio la descrizione delle mie emozioni e della mia grande soddisfazione provata su quel palco. Bellissimo!!
La canzone finisce, Smash mi abbraccia!! Vado verso Suggs, gli stringo la mano e gli metto in tasca il nostro "Ri-Skatto" (che contiene 4 cover in italiano di loro canzoni), stringo la mano a Bedders dicendogli che è un grande e poi scendo commosso. Ma non è finita, c’è SWAN LAKE, come in una partita gli schemi sono saltati e i nostri eroi la suonano in modo "libero" e geniale! L’ultimo brano è una specie di R&B funkeggiante che sarà nuovo, lo balliamo come dei folli, Smash presenta la band senza presentare sé stesso, come da regola fissa dal loro primo concerto.
Naska non aveva mai visto i Madness dal vivo. Probabilmente non si rendeva conto di quante affinità ci fossero tra il loro spettacolo e "le intenzioni" di quello degli Statuto. Niente di forzato e tutto istintivo ma oggettivamente innegabile. Il modo di stare sul palco, di interloquire col pubblico, l’ironia e l’autodissacrazione, l’abbattimento di ogni distanza personale e umana tra artisti e sul palco e pubblico sotto (anche sopra..). Una dimensione che i Madness ci hanno insegnato, senza saperlo ovviamente. Certo, loro sono unici e irraggiungibili e a noi va bene così.
Dopo il concerto abbiamo atteso l’uscita dai camerini per più di un’ora, ma niente.. un saluto ai ragazzi dei Substitutes,l’ eccellente cover band degli Who reggiana, presenti al concerto al gran completo, a Marco dei Klasse Kriminale e a Mazzarello di Savona che non hanno fatto entrare al concerto perché in "braghe corte". Grazie al nostro bassista Gios per aver scoperto che esisteva un biglietto a 90 € in meno e ci ha permesso di vivere una serata indimenticabile. E li chiamano Madness..
CANZONE DEL GIORNO:
"Night Boat to Cairo"- MADNESS (sarà la quarta volta ma oggi ci vuole!!)
SABATO 19 AGOSTO: STATUTO IN CONCERTO A GAVORRANO (GR) Raduno vespa, data appena aggiunta al nostro tour, spargete la voce.
LA GENTE VUOL SAPERE E FARCI SAPERE E CI SCRIVE A: statutomod@yahoo.it
Non c’è tempo ma ringrazio Alessandro di Magenta che è in vacanza vicino savona e verrà al nostro concerto domani a Osiglia. Domani tutte le risposte a chi ha scritto e le vostre segnalazioni: SCRIVETE!!
VITA DI PIAZZA:
Stasera ci vediamo in piazza alle 22. Per ferragosto tutti in baita in Val di Susa, ci sarà anche una rappresentanza dei Mods di Piazza Tommaseo di Genova e forse anche dei Mods Lombardi.
VITA DA ULTRA’:
"COMUNICATO BOYS PARMA:
Lo scandalo di calciopoli ha cancellato qualsiasi dubbio. Grazie alle intercettazioni, finalmente, il sistema non ha più alibi. Per carità, Ultras e tifosi non hanno mai creduto alle ipocrisia dei media. Chi segue questo mondo da anni è stato testimone di mille ingiustizie, tutte a senso unico. E una costante non è mai casuale. Tutti vedano, qualcuno, semplicemente, faceva finta di non vedere. Oggi, però, le intercettazioni, così come le sentenze, sono di dominio pubblico. Basta andare a leggersele.I sorteggi arbitrali erano pilotati, gli arbitri favorivano deliberatamente alcune squadre, presidenti e dirigenti chiedevano aiuti illeciti, mentre i giornalisti si attenevano scrupolosamente alle direttive dei boss del pallone. In tutto questo erano coinvolte le massime cariche di Figc, Lega Calcio e Associazione Italiana Arbitri. Così come un ministro, che interpellava un dirigente di società affinché questo, con i suoi intrallazzi, favorisse la squadra della sua città. Così come certi magistrati, che informavano talune società in merito alle ispezioni che le attendevano, e che hanno occultato le intercettazioni per dieci mesi.Il nuovo ministro s'è espresso, più volte, in favore dell'amnistia per tutti i colpevoli di calciopoli. Il Parlamento ha limitato lo strumento investigativo delle intercettazioni. L'Ufficio indagini della Figc ha evitato d'interpellare e d'incriminare persone chiaramente coinvolte. I giudici della CAF hanno violato il Codice di Giustizia Sportiva, al fine di non penalizzare troppo le grandi società.Consapevoli di com'è il sistema (sistema Italia e sistema calcio) ci attendevamo un colpo di spugna. E, puntualmente, c'è stato.Alla luce di tutto questo, invitiamo Ultras e tifosi a comunicarci le proprie opinioni e a farci conoscere lo stato d'animo con cui s'apprestano a vivere la stagione 2006/07 e le eventuali forme di protesta da mettere in atto il più presto possibile scrivendo a: ultras_liberi@boysparma1977.it."
Per oggi è tutto ci leggiamo domattina. Grazie a tutti voi. RABBIA E STILE oSKAr