08 febbraio 2007

8 FEBBRAIO



8 FEBBRAIO
VITA DI PIAZZA:
Stasera COOL CLUB al Murphys in corso Vittorio Emanuele 28 a Torino. In consolle i djs Cumiana, Ennio e PrincyMod. Impossibile mancare!! Per tutti gli aggiornamenti andate su www.italiamod.com


VITA DA ULTRA’:
Chi frequenta gli stadi e soprattutto le curve, conosce bene la situazione repressiva in atto ormai da qualche anno, nei confronti dei tifosi organizzati. L’importanza del fenomeno calcio in Italia ha tremendamente reso visibili e importanti aspetti che anni fa’ neanche si conoscevano e si valutavano. Il calcio moderno è antitetico allo spirito della lealtà sportiva ed esprime fino in fondo il malessere consumistico del sistema: più hai e più puoi e vinci. Lo scandalo "calciopoli" (ancora non capisco come e perché siano riusciti a far emergere le vergognose telefonate di Moggi & c.) ha dimostrato ciò che noi tifosi abbiamo sempre sostenuto, dopodichè tutto è tornato come prima e tra poco sarà anche peggio. I potenti non si abbattono più, in qualsiasi situazione di questo mondo. Fateci caso. In tutti i campi (non quelli calcistici) ogni tanto si scopre che il potente di turno ha ladrato e commesso azioni a dir poco "scorrette", cosa succede? Che dopo qualche manfrina il potente torna al posto di comando dal quale aveva commesso le porcherie.
Il calcio è una vetrina troppo importante, a livello mediatico è LA PIU’ IMPORTANTE. Fino a pochi mesi fa il presidente del consiglio della nostra Repubblica era anche il proprietario di una delle squadre più forti e vincenti del nostro calcio, questo è tutto dire. Da tempo diciamo che si sente parte di una collettività di amore per dei colori di una squadra, di una città, di una storia; chi è davvero appassionato di calcio, un "idealista" del pallone e del conseguente tifo partecipativo è fonte di disturbo per chi vuole il calcio solo business, chi vuole gli stadi vuoti e le TV piene..
Tornando all’inizio, da tempo sappiamo come si viene trattati allo stadio se sei un "ultrà". Per carità, in mezzo agli ultrà non tutti sono santi, anzi in mezzo ai gruppi ultrà, come in qualsiasi comunità aggregativa ampia e trasversale, inevitabilmente ci trovi lo spostato, il frustrato, l’infame. Provate a pensare a un treno della metropolitana all’ora di punta. All’interno ci trovate persone d’ogni risma e condizione morale e sociale. Qualcuno non paga il biglietto. Mica tutti però. Anzi la maggior parte lo paga, vuoi perché lo ritiene giusto o vuoi perché non vuole rischiare di pagare multe o solo far brutte figure.
In questi ultimi anni, noi ultrà veniamo trattati come se nessuno "pagasse il biglietto" (metafora riferita alla metropolitana e non a quello d’ingresso allo stadio). Attese infinite per le perquisizioni, identificazioni da lager, insulti, sfottò, offese. Denunce e diffide a grappoli, per tutto e per tutti. Chi si adopera un po’ degli altri viene "osservato" attentamente e punito "preventivamente" e questo non da oggi col nuovo decreto. Già prima, la diffida era totale discrezione degli organi di polizia, solo "un minimo sospetto" consentiva di emettere DASPO con obbligo di firma. E adesso? Boh, non si capisce, potrebbe essere che in funzione dell’appartenenza a un gruppo tu possa essere diffidato? Non si capisce, ma la confusione non è da oggi. Flagranza a 48 ore. Perché quando era 36 era tutto diverso? L’anno scorso anche io sono passato dalle "forche caudine" di procedimenti dalle quali sono uscito completamente assolto. Ma nel mirino ci siamo tutti.
Dopo l’assassinio di Spagna, il mondo ultras aveva dato segno di potenziale compattezza e maturità. "Basta lame e basta infami". Col tempo non tutto è proseguito sulla linea della lealtà.
La nostra curva Maratona non ha niente da rimproverarsi e di questo siamo fieri. Da qualche altra parte le infiltrazioni politiche hanno preso troppo sopravvento e sicuramente il fatto che qualcuno faccia di lavoro il tifoso non è molto da "mentalità ultras".
A questo punto che cosa dobbiamo/possiamo fare noi tifosi ultrà per amor della maglia, che lasciano fuori politica e guadagni e che siamo la stragrande maggioranza in tutta Italia??
Il calcio moderno ha esasperato gli aspetti negativi che ruotano attorno a questo mondo e la morte del poliziotto a Catania ha reso tutto visibile anche a chi faceva finta che tutto andasse bene. Non ha senso morire, non ha senso stare in carcere, non ha senso essere trattati come appestati, subire umiliazioni, ritorsioni, violenze per un calcio che non è quello che vogliamo noi. Noi diciamo NO AL CALCIO MODERNO. L'amore per il toro mi porterà a seguire le nostre maglie in campo sempre e comunque, ma di essere ancora più maltrattato in senso morale e fisico in funzione dei poteri forti e dei loro guadagni non ho più voglia. Il futuro degli Ultrà della nostra Curva Maratona non sarà deciso da me, ovviamente e se ci vorrà qualche tempo per capire cosa fare, sarò ben contento di capirlo sempre all’insegna dell’unione con tutti gli altri Fratelli Granata.
Ma di sicuro:non si può essere "colpevoli" di essere ultras.


LA GENTE VUOL SAPERE E FARCI SAPERE E CI SCRIVE A: statutomod@yahoo.it
Brevissimo oggi, solo la mail di ale riguardante gli Who:
"Pete and Roger will be answering YOUR questions LIVE during the conference. There will be an intimate acoustic performance and a short Q&A as The Who announce their plans for a 2007 European tour. The conference will kick off at 12 noon GMT on February 8th at London's chicest new venue, The Hospital in Covent Garden.Don't miss this opportunity to experience The Who live - broadcasted around the globe.http://thewhotour.com/Riassunto sintetico domani i the Who annunceranno il loro tour Europeo....... si parlava di una data all'Arena di Verona a Giugno/Luglio e che ufficialmente è già stata confermata la loro presenza al Glastombury 2007" Domani più spazio alle vostre mail. SCRIVETE!!

CANZONE DEL GIORNO:
"No more tears"- THE SWEETHEARTS

E’ tutto. Grazie prete e Vitroll. Grazie a tutti voi. RABBIA E STILE oSKAr